Pubblicato il bando regionale per le aziende agricole biologiche
Negli ultimi decenni i gravi problemi collegati all’inquinamento e al degrado dell’ambiente in cui viviamo sono al centro dell’attenzione delle istituzioni e dei cittadini. Nell’ambito degli impegni in materia ambientale, è stato pubblicato il bando della Regione Campania per le aziende agricole che aderiscono per un nuovo quinquennio con inizio il 1° gennaio 2024, al SRA29 – Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica, articolato nelle due azioni: SRA29.1 “Conversione all’agricoltura biologica” e SRA29.2 “Mantenimento dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo è di incentivare le aziende a seguire il metodo di produzione biologica definito nel Reg. UE n. 848/2018, nel quale vengono esclusi i prodotti chimici di sintesi come antiparassitari e fertilizzanti, adottando tecniche di produzione sostenibili. Si vogliono così incrementare le superfici coltivate in biologico contribuendo all’obiettivo dell’UE di arrivare entro il 2030 al 25% della superficie agricola in biologico e consolidare i risultati ambientali quali il mantenimento della biodiversità, il miglioramento della qualità delle acque e della fertilità dei terreni.
Possono beneficiare del sostegno previsto sia gli agricoltori in forma singola o associata, sia gli Enti pubblici che gestiscono aziende agricole. L’impegno dura cinque anni a partire dal 1° gennaio 2024, di conseguenza è necessario aver aderito al metodo biologico entro il 31 dicembre 2023, rilasciando la notifica di attività nel SIB (Sistema Informativo Biologico).
Le domande saranno presentate per via telematica utilizzando le funzionalità che verranno messe a disposizione da AGEA.
A fronte degli impegni assunti gli aiuti sono calcolati tenendo conto dei minori ricavi e/o maggiori costi dei processi produttivi in relazione al rispetto del metodo di produzione biologica. Poiché il periodo di conversione richiede un maggior impegno da parte delle aziende, il relativo premio risulta superiore a quello previsto per il mantenimento. Gli aiuti, determinati sulla base dei costi aggiuntivi e dei mancati guadagni sono differenziati per le due azioni e sulla base dei gruppi colturali. Ad esempio, per l’olivo in conversione, il premio previsto è di €822/ettaro/anno, mentre per l’olivo in mantenimento l’importo è di € 599/ettaro/anno.
Oltre al rispetto del metodo di produzione biologica, i beneficiari si impegnano a non ridurre la superficie ammessa in misura maggiore del 20% durante il quinquennio.
La dotazione finanziaria complessiva ammonta ad oltre 160 milioni di Euro. Qualora le risorse risultino insufficienti per tutte le domande, potranno essere applicati principi di selezione, collegati alla localizzazione delle superfici in aree strategiche, all’adesione con tutta la superficie aziendale, all’etichettatura dei prodotti certificati biologici, all’adesione anche ad altre misure agroclimatico/ambientali.
C. V.
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