Finalmente torniamo all’ assaggio in presenza e riprendiamo i nostri viaggi didattici.
Amiamo la nostra associazione perché un legame ci unisce …… la passione per l’ olio
d’oliva extravergine, a cui non manca la consapevolezza ed il rispetto per chi è
“Maestro”ed indica la strada da seguire nel percorso di conoscenza. La nostra meta è il
Molise, un’altra Regione con il suo scrigno di Storia, la sua tavolozza di colori che con
diverse sfumature definisce il paesaggio e i suoi territori . La piana di Larino circondata
da dolci colline, al centro delle direttrici dei tratturi della transumanza, predominata dal
verde intenso degli uliveti e dai suoi ordinati filari di viti: ci accoglie . Grazie Alla dott ssa
Teresa D’uva, siamo piacevolmente edotti sulla Storia locale, da un giovane, Lorenzo,
architetto larinese .Visitiamo cosi il palazzo Ducale, ove è ubicato il museo civico con
interessanti reperti storici che narrano della ricchezza e dell’ unicità di questa comunità
a cui apparteneva Aldo Biscardi. Ricordiamo che le stanze affrescate del Palazzo
Ducale, qualche anno fa, hanno visto la nascita dell’associazione Città dell’olio. Poi la
Chiesa di San Francesco e la Cattedrale in stile Gotico -Romanico dedicata a San
Pardo (la festa patronale, da non perdere, dura ben tre giorni 25/26/27 Maggio,120
carri, con giovenche addobbate con fiori di carta, ripercorrono l’ entrata in paese delle
spoglie del Santo Protettore). Larino batteva moneta prima di diventare romana, l’
anfiteatro, i mosaici, tutto narra di una comunità prospera. Oggi è un territorio, una
Regione che cerca di affermare la propria esistenza, di farsi vedere per attirare più
turismo, orgogliosa delle bellezze naturali e delle proprie tradizioni. Abbiamo visitato
l’Istituto Tecnico Agrario con il suo mini frantoio ed il campo sperimentale, osservando le
diverse cultivar autoctone come: la Gentile di Larino, l’oliva Nera di Colletorto, l’Aurina
di Venafro, l’Olivastro Dritto e tante altre. Visitiamo le cantine di Angelo D’uva
pasteggiando a cena con i suoi vini eccellenti, prodotti con infinita dedizione e amore,
compreso il nettare proveniente dal vitigno autoctono Tintilia. Visitiamo alcuni frantoi.
Emerge possente la necessità di produrre un olio di qualità con poca manodopera,
vista la carenza, ciò comporta una radicale trasformazione degli oliveti in intensivi. Una
raccolta meccanizzata con macchina scavallatrice come da De Vito a Campomarino.
Sono comprensibili le motivazioni di chi ha continuato a resistere in agricoltura, ma non
sappiamo se sia la strada giusta. Poi assistiamo alla potatura di alcuni ulivi, il giovane
esperto GIOSE …. accarezza gli ulivi, impartisce dei consigli, difende principi e regole
per la buona raccolta e la tutela dell’ albero che ci dona, se rispettato, i suoi frutti . La
principessa Colonna ci accoglie con circa 13/14 oli che abbiamo assaggiato ed ella ha
fatto tesoro di ciò che è emerso dalla nostra analisi sensoriale estemporanea e dalle
nostre disquisizioni .Che dire poi del “Vivaio Verde Molise” di Pezzoli Alessio, esteso in
spazio e varietà, molte di esse estere, nate in vivaio da semi e da talee. Ringraziamo
l’oleificio Mottillo per averci fatto assaggiare i suoi oli, portiamo a casa dei campioni per
un'analisi sensoriale da tenersi in Sala Panel. Un viaggio con tante scoperte ed
emozioni di luoghi, persone e cose. Torniamo come sempre arricchiti e più affiatati tra
noi . Un DENGHIU’ A TUTTI ma in particolare a chi ci ha coccolato, regalandoci il suo
tempo, un immenso grazie a Teresa, vero valore aggiunto, di questo viaggio e a tutta la
famiglia D’Uva che ci ha narrato un sorprendente ed indimenticabile Molise.
LAURA DONADIO
Scrivi un commento