Si è tenuta a New York tra aprile e maggio scorso la prima tappa della dodicesima edizione di NYOOC (New York International Olive Oil Competition), la competizione internazionale degli oli evo di qualità più grande e prestigiosa del mondo, fondata nel 2013 da Curtis Cord, imprenditore della moda con la passione del “food”, e organizzata e gestita da Olive Oil Times, testata indipendente di settore ritenuta, assieme alla relativa  Guida dei Migliori EVO, la fonte di informazioni sul mondo dell’olio più seguita, sia dai consumatori che da tutti i professionisti della filiera.

Il Concorso si suddivide in due tappe, una dedicata agli oli provenienti dall’ Emisfero settentrionale, che  è quello che produce  il 90% degli oli di oliva del mondo, e l’altra tra luglio e ottobre dedicata agli oli dell’ Emisfero Meridionale le cui regioni, tra queste Argentina, Cile, Uruguay, Brasile, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda, stanno lentamente emergendo, avendo il vantaggio di offrire al mercato oli freschi quando quelli dell’ Emisfero Settentrionale sono ormai maturi.

Poco più di 900 quest’anno i partecipanti all’ edizione dell’Emisfero Nord, con un calo quindi rispetto alle edizioni precedenti, distribuiti fra produttori e distributori provenienti da 28 paesi del mondo.

Tra questi l’Italia, che con ben 147 riconoscimenti su 217 candidature (97 golden e 50 silver), ancora una volta si attesta come il Paese che produce la maggior parte dei migliori EVO del mondo, più quindi di qualsiasi altro partecipante…E’ tuttavia da evidenziare che solo il 67% delle 217 etichette presentate è stato riconosciuto dai panel come meritevole di entrare nella prestigiosa Guida di Olive Times. Una percentuale di successo più bassa quindi rispetto ad es. a quella degli Stati Uniti che conseguono 95 award su 140 etichette o Spagna con 82 etichette premiate su 124. Tra i paesi emergenti, merita di essere segnalata la Croazia con un tasso di successo del 82% su 97 etichette presentate.

Tra le tipologie d’olio più premiate a livello globale ancora una volta i monovarietali  che vengono premiati con il 71% delle candidature rispetto ai blend che raggiungono solo il 57%. Tra le cultivar più apprezzate Picual, Koroneiki e Arbequina mentre tra quelle italiane Frantoio, Moraiolo, Itrana e Tonda Iblea.

Le regioni italiane che hanno conseguito più award  Toscana, Puglia, Calabria e Sicilia. In Campania si distinguono, per la seconda volta Olivicola Cassetta con il suo monovarietale Ortice,  e Petrazzuoli di Caiazzo (CE) con il suo Fontana Lupo, un blend di Frantoio, Ortice e Caiazzana.

GC