Con il supporto della Regione Puglia,  si è tenuta a Bari dal 7 al 9 marzo scorso, presso la  Nuova Fiera del Levante,  la sesta edizione di ENOLIEXPO, rassegna internazionale biennale di macchinari, tecnologie e servizi per la produzione di Olio di Oliva e di Vino. Per il comparto olivicolo-oleario risulta essere tra le più  importanti fiere di settore in Italia.

Rivolta agli operatori di due segmenti strategici dell’agroalimentare italiano,  la manifestazione, con un 15% in più di parte espositiva rispetto al 2022, ha visto la partecipazione di migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia nonché di delegazioni ufficiali di Albania, Grecia, Marocco, Tunisia e Turchia,  configurandosi come vera e propria vetrina internazionale.

Presenti tra gli oltre 200 espositori,  le maggiori case produttrici di macchinari, prodotti, attrezzature e servizi a rappresentare tutta la filiera.

Ma la tecnologia non è stata l’unica protagonista dei tre giorni. Numerosi i convegni che hanno affiancato  l’esposizione, soprattutto per quanto attiene il comparto olivicolo-oleario, offrendo così un imperdibile momento di confronto tra gli operatori del settore ed  il mondo della ricerca.

Oltre trenta gli appuntamenti proposti con l’ausilio di autorevoli ricercatori ed esperti tra cui Maurizio Servili dell’Università di Perugia, Giorgio Pannelli divulgatore scientifico, Giuseppe Montanaro dell’Università della Basilicata, Franco Nigro e Marika Cariello dell’Università di Bari. Tra i temi affrontati, le principali problematiche agronomiche, di trasformazione  e di mercato nonché l’accesso al credito. In particolare: la gestione dell’oliveto fra fitopatie emergenti e cambiamenti climatici,  lo stato dell’arte della questione Xylella, l’innovazione tecnologica in frantoio, l’Igp Olio di Puglia, il rapporto tra sostenibilità e competitività nella filiera olivicolo-olearia, le strategie di mercato post 2023, ma anche la nutrigenomica dell’olio EVO.

Da segnalare all’interno della manifestazione anche la cerimonia di assegnazione del Premio Mastro d’ Oro voluto da AIFO (Associazione Italiana Frantoiani Oleari), premio rivolto ai frantoiani, che quest’anno è andato al Frantoio Giovanni Salvagno di Verona.

GC