Il 20 maggio scorso nella sala convegni dell’Hotel Capital di Campagna in provincia di Salerno alcuni nostri associati hanno partecipato ad un incontro in cui le filiere oleicole di Italia e Spagna hanno messo a confronto le reciproche misure di valorizzazione e tecniche di trasformazione dell’olio extravergine di oliva con l’obiettivo di realizzare sistemi di integrazione e di sviluppo tra i due Paesi. Nell’ambito della delegazione spagnola erano presenti operatori del settore dell’oleoturismo, attività che gli iberici promuovono già da diversi anni.
Al convegno erano presenti per la Spagna il presidente dell’Associazione Spagnola di mastri oleari (AEMODA) Manuel J. Caravaca e il Direttore dell’Associazione Spagnola dei Municipi dell’olivo (AEMO) José Maria Penco. A testimoniare l’esperienza oleoturistica erano Manuel J. Jimenez proprietario Oleicola S. Francisco ed Isabel Calvache Direttrice e fondatrice di Caracol Tours.
In rappresentanza dell’Italia, oltre al Dott. Leonardo Feola, agronomo, che ha promosso l’evento ed ha svolto funzioni di presentazione e coordinamento, erano presenti il Presidente della nostra Associazione e Capo Panel Prof. Michele Trimarco, il presidente della sezione olivicola di “Confagricoltura Campania” Antonio Caiazza, il presidente di “Assofrantoi” Paolo Mariani, il Prof Alessandro Leone dell’Università degli Studi di Bari “ Aldo Moro”.
Analisi della situazione attuale nel campo oleicolo.
Gli interventi di carattere istituzionale da parte di Confagricoltura e di Assofrantoi hanno evidenziato l’importanza della collaborazione tra Italia e Spagna nel campo oleicolo, elaborando il concetto di “Olio Europeo” del Mediterraneo, rappresentato dalle qualità eccelse degli oli italiano spagnolo e greco. Collaborare significa anche affrontare insieme i problemi comuni, tra cui in Europa quello della mancanza di lavoratori a fronte di una richiesta di consumo di olio che aumenta.
Il presidente di AEMODA, associazione di cui ricorre quest’anno il X° anniversario, ha dichiarato che essa ha una composizione internazionale con 620 soci. Organizza corsi di formazione per maestri oleari( frantoiani)e canali di comunicazione per professionisti. In materia di innovazioni nelle tecniche di trasformazione dell’olio essa presta particolare attenzione ai metodi di controllo del processo e della resa all’uscita subito dopo la gramolazione, in modo da consentire, ove si ritenga opportuno , il tempestivo cambio dei parametri.
L’intervento del Prof. Leone ha evidenziato che nel mondo si producono circa 3 milioni di tonnellate all’anno di olio, delle quali circa 2 milioni in Europa. I principali produttori europei sono Spagna, Italia, Grecia e Portogallo. Al di fuori dell’Europa i maggiori produttori si affacciano sul mediterraneo e sono Tunisia, Turchia, Siria e Marocco. Altri Paesi che hanno dato inizio alla produzione dell’olio sono l’Australia l’Argentina ed anche il Giappone. Il maggior produttore di olio è la Spagna, seguita dall’Italia, nonostante il minor numero di frantoi spagnoli rispetto a quelli italiani. Causa di ciò è la diversa organizzazione tra i due Paesi nel procedimento di estrazione dell’olio. Di particolare interesse è il recupero del nocciolino di oliva, un residuo derivante dal processo di estrazione, la maggior parte del quale viene utilizzato in Spagna come biocarburante all’interno del settore agricolo, con notevoli benefici ambientali.
Nel campo delle innovazioni il Prof. Leone ha menzionato la selezione ottica delle olive , adottata in alcuni frantoi anche in Italia per velocizzare la pulizia delle olive , con la separazione di quelle che presentano difetti cromatici e/o corpi estranei; per quanto riguarda invece la frangitura ha posto in risalto che la tipologia “ a coltelli “con una “semi sbucciatura” del nocciolo e non una frantumazione del medesimo permette di avere oli con maggiori componenti fenoliche e maggiori aromi.
Il direttore AEMO, dopo aver fatto presente che in Spagna vi sono 2.680.000 ettari di uliveti e 350.000.000 di ulivi, ha dichiarato che i metodi di coltivazione dell’olivo iberico sono tradizionale, intensivo e super intensivo. L’Andalusia è la principale regione produttiva; in particolare la provincia di Cordova. Vi sono 256 varietà tra cui la principale è la Picual. Il direttore si è poi soffermato sui motivi per cui il consumatore di olio acquista, che secondo uno studio di AEMO sono molteplici: salutistici, gastronomici, culturali, ambientali. Tra le varietà la Picual è la più diffusa, la Hojiblanca ha sentori di notevole complessità, l’Arbequina della Catalogna ha caratteri di armonia e dolcezza.
Promozione dell’Oleoturismo.
Passando all’argomento “Oleoturismo”, Manuel J. Jimenez proprietario di Oleicola S. Francisco ci ha illustrato come esso viene realizzato in un’azienda andalusa esaminandone tutti gli aspetti sotto il profilo dell’accoglienza, dell’innovazione, della professionalità e della strategia di comunicazione. Di particolare interesse sono i pacchetti che offre l’azienda con visite agli uliveti e frantoi e partecipazione alla raccolta e lavorazione .Tra le strutture particolare è l’oleo-bar dove si possono degustare gli oli insieme a birre, succhi o vini e piatti tipici.
Isabel Calvache Direttrice di Caracol Tours in Andalusia ha affermato che l’uliveto e l’olio sono ormai in Spagna una risorsa turistica, se consideriamo il turismo come “sguardo alle tradizioni slow” inteso nel senso di guardare all’interno di noi stessi, come esperienza sensoriale ed emozionale. In quest’ottica l’obiettivo è la valorizzazione del territorio e del lavoro del produttore, la sostenibilità dell’ambiente e la creazione di un prodotto di qualità. L’oleoturismo rappresenta cospicua fonte di reddito ed inoltre produce la destagionalizzazione del turismo, nel senso che esso non è legato in quanto tale ad una precisa stagione, come solitamente avviene per il turismo tipicamente invernale o estivo, ma si pratica tutto l’anno. Esperienze particolari di oleoturismo realizzate dalla Caracol Tours sono il “Bagno nella foresta”, dove ci si immerge tra gli ulivi addirittura abbracciandoli; il “Giro in carrozza” tra gli ulivi; “Sorvolare l’ulivo in mongolfiera” “Padrino o madrina dell’olivo” Rilassarsi in “Alloggio rurale nell’oliveto”; “Assaggi in scenari particolari” ad es. nel Patio ”Workshop” di cosmetica naturale.
La seconda parte del convegno è stata dedicata agli assaggi guidati di olio.
José Maria Penco ha condotto gli assaggi di Arbequino di Cuadrat Valley;“Picual”di Esencial Olive Noviembre e “ Hojiblanco” di Almazaras de la Subbética.
Il nostro Presidente Michele Trimarco ha condotto gli assaggi delle varietà “Ortice” di Frantoio Romano a Ponte nel Beneventano e “Coratina- Itrana” della Fattoria Ambrosio a Castelnuovo Cilento (SA).
D’Am
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