Un nutrito gruppo di Soci si è recato il 29 aprile scorso in visita alla Cooperativa Agricola Nuovo Cilento di San Mauro sulle colline sopra Acciaroli, storica realtà cilentana con ben 47 anni di storia alle spalle, forse la più antica della Campania.
Nata nel 1976 per iniziativa di un gruppo di 15 soci e costantemente cresciuta ed evoluta nel corso degli anni, la Cooperativa gestisce oggi oltre 400 olivicoltori e più di 2500 ettari di terra, producendo dal 1997 il primo olio extravergine a denominazione di origine protetta della Campania, il Terre dei Monaci, e dal 2007 un olio certificato biologico. Acquistato nel 2019 l’attuale sistema di estrazione, un proto-reattore della Pieralisi di ultima generazione, che consente di ridurre notevolmente i tempi della gramolazione e quindi l’ossidazione del prodotto.
Ciò che tuttavia ha più colpito i partecipanti è stata l’appassionata illustrazione che Peppino Cilento, socio fondatore e patron della Cooperativa, ha fatto delle pratiche agronomiche incentivate tra i soci. In particolare, il past-president di Nuovo Cilento si è soffermato sul concetto di Agricoltura Organica Rigenerativa, una pratica agricola utilizzata da 30 anni in America Latina ma ancora poco conosciuta in Italia e che si basa sulla rigenerazione del suolo e sulla corretta nutrizione delle piante senza prodotti di sintesi, sfruttando gli elementi biochimici presenti sul territorio, incrociando così le antiche pratiche agricole con le moderne conoscenze scientifiche.
Un esempio, il riutilizzo attraverso un processo di fermentazione di un prodotto di scarto come la sansa che, unito agli sfalci della potatura ed alla cenere, viene trasformato in un potente fertilizzante molto più efficace del tradizionale letame. Un approccio quindi che va oltre il concetto di sostenibilità e che attraverso il rispetto del suolo, dei terreni e dell’humus sempre più minacciati dalle pratiche dell’agricoltura cosiddetta moderna consente di massimizzare le risorse presenti all’interno dell’’azienda agricola e del territorio diminuendo i costi di produzione e rispettando le fasi e i cicli biogeochimici. Una pratica agricola da diffondere.
GC
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